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Gensan Giulietta&Romeo Half Marathon 12 febbraio 2017

  • Lucia
  • 14 feb 2017
  • Tempo di lettura: 3 min

Il regalo per i miei 50 anni. 12 Febbraio 2017, finalmente riesco a correre la mezza maratona senza subire crolli fisici prima della fine e in un tempo, per me, prima impensabile: sotto le 2 ore 05'. La preparazione parte "da lontano", dalla mezza maratona precedente, quella del 20 novembre 2016. E prevede allenamenti in pista col team Verona Marathon, allenamento sul medio-lungo insieme a Enrico, rinforzo muscolare in palestra sotto il controllo sempre di Enrico. Il primo di gennaio io ed Enrico facciamo un test sui 21,1 sul lungolago da Lazise a Garda e ritorno, provando anche la giusta integrazione di liquidi e zuccheri e lo chiudiamo in 2 ore e 07' ma, soprattutto, il mio ginocchio sinistro non cede. Le due uscite successive per il "lungo", tuttavia, non vanno molto bene: polpacci duri, dolore all'anca e dolori addominali. Così, la sera prima della gara ero un po' preoccupata. Ho mangiato come se non ci fosse un domani e bevuto come un cammello... :-) La mattina, una buona colazione e ancora acqua. Sosta bagni e ritrovo col gruppo: "come pensi di farla?" - rispondo: "se va tutto bene, ma deve andare tutto bene, 2 ore e 05' " Questa risposta mi peserà come un macigno dopo il diciottesimo km, quando, dietro ai palloncini verdi delle 2 ore e 10', penserò: "non sarò stata troppo ottimista?" Comunque si parte. Griglia Grigia: cioè arrivo oltre 1h50' Enrico mi sta a fianco e mi tira da subito, dandomi il tempo. I primi tre, quattro km sono difficili. Sono fredda, sento pizzicare i quadricipiti, ho paura di forzare. Il mio pensiero va al quattordicesimo chilometro al quale, la volta precedente, ho cominciato a sentire i polpacci durissimi. Ma dopo i fatidici cinque chilometri mi sono riscaldata e il ritmo diventa più fluido, non sento più i quadricipiti pizzicare, le gambe vanno, il fiato c'è. Enrico mi da il ritmo medio: 5.47 min/km. Ho paura, è il ritmo dei 10k per me. Ho paura di non poterlo tenere per 21 chilometri. Ho paura che mi cedano le gambe. Ma andiamo. Al quinto chilometro i primi sorsi della bevanda che mi sono preparata. Chiudiamo il primo giro di 10 k in un'ora secca, il ritmo è sempre di 5'47.... lo teniamo, ogni tanto calo per bere qualche sorsata, ma senza fermarmi.. se mi fermo rischio di perdere il ritmo. Quindicesimo chilometro: i polpacci stanno bene, il ritmo è costante, mi tranquillizzo un po' ma ho sempre paura del diciottesimo. Ultimo reintegro e avanti! Attraversiamo Piazza delle Erbe coi tamburi che ci incitano e l'adrenalina comincia a salire. Passiamo sopra Ponte Nuovo, sulla sinistra una delle più belle viste di Verona: il Teatro Romano e le colline dietro. Siamo al chilometro 18! Le ginocchia sono ok, i polpacci freschi. Enrico mi incita: ultimi tre chilometri! E siamo ancora a 5'47. Ma stiamo correndo coi palloncini verdi: arrivo in 2 ore 10'... Enrico mi esorta ad aumentare, mancano ormai due chilometri ma la strada è in leggerissima salita e le gambe lo sentono. Gli dico che i palloncini verdi danno il tempo dallo sparo, il nostro "real time" è più basso ma intanto comincio ad aumentare senza rendermene conto e i palloncini verdi restano indietro.

Entriamo in Arena! E' meraviglioso vedere la tua città accogliere il tuo arrivo in questo modo!

Ultima rampa per uscire dall'Arena e si vola all'arrivo!! 2 ore 04' 40" cioè sotto le 2 ore 05'!! Ho finito così bene che non riesco a rendermi conto di aver centrato ben due obiettivi!! La tenuta fisica e il tempo! Verona, mi hai fatto un bellissimo regalo per i miei 50 anni che arriveranno tra pochi giorni!

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